Pagine

domenica 15 aprile 2012

Quanto costa il sistema penitenziario italiano?

Dal 2000 ad oggi il costo medio annuo del Dap è stato di 2 miliardi e mezzo di €.Nel 2008 la spesa, pari a quasi 3 miliardi €, ha segnato il massimo storico. Nel 2010, per effetto dei tagli imposti dalle Leggi Finanziarie 2008 e 2009 e della sottrazione di 80 milioni €, relativi all’assistenza sanitaria dei detenuti divenuta di competenza del Ministero della Salute, la spesa fa segnare il minimo storico, con 2 miliardi e 204 milioni €.Più dell’80% dei costi sono relativi al personale (polizia penitenziaria, amministrativi, dirigenti, educatori, etc.), il 13% al mantenimento dei detenuti (corredo, vitto, cure sanitarie, istruzione, assistenza sociale, etc.), il 4% è stato speso per la manutenzione delle carceri e il 3% per il loro funzionamento (energia elettrica, acqua, etc.).Qual è il costo medio giornaliero di ogni detenuto?
Dal 2000 ad oggi il costo medio giornaliero di ogni singolo detenuto è stato di 138 €.
Il costo giornaliero di ogni singolo detenuto è determinato da due elementi: la somma a disposizione dell’Amministrazione Penitenziaria e il numero medio dei detenuti presenti in un dato anno.L’ammontare dei fondi stanziati non risulta collegato all’aumento della popolazione detenuta (tanto che dal 2007 ad oggi i detenuti sono aumentati del 50% e le risorse del Dap sono diminuite del 25%), quindi più persone ci sono in carcere e meno costerà il “mantenimento” di ciascuno di loro.Così mentre il sovraffollamento ha raggiunto livelli mai visti (in 30 mesi i detenuti sono aumentati di quasi 30 mila unità: dai 39.005 dell’1 gennaio 2007 ai 68.258 del 30 giugno 2010), la spesa media giornaliera procapite è scesa a 113 euro (nel 2007 era di 198,4 euro, nel 2008 di 152,1 euro e nel 2009 di 121,3 euro).Nel dettaglio, di questi 113 euro: 95,34 (pari all’85% del totale) servono per pagare il personale; 7,36 (6%del totale) sono spesi per il cibo, l’igiene, l’assistenza e l’istruzione dei detenuti; 5,60 (5% del totale) per la manutenzione delle carceri; 4,74 (4% del totale) per il funzionamento delle carceri (elettricità, acqua, etc.).Escludendo i costi per il personale penitenziario e per l’assistenza sanitaria, che è diventata di competenza del Ministero della Salute, nel 2010 la spesa complessiva per il “mantenimento” dei detenuti è pari a 321.691.037 euro, quindi ogni detenuto ha a disposizione beni e servizi per un ammontare di 13 euro al giorno.Tra le “voci di spesa” i pasti rappresentano la maggiore (3,95 € al giorno), seguita dai costi di funzionamento delle carceri (acqua, luce, energia elettrica, gas e telefoni, pulizia locali, riscaldamento, etc.), pari a 3,6 € al giorno, e dalle “mercedi dei lavoranti” (cioè i compensi per i detenuti addetti alle pulizie, alle cucine, alla manutenzione ordinaria, etc.), che concorrono per 2,24 € al giorno. Al riguardo va detto che il fabbisogno stimato per il funzionamento dei cosiddetti “servizi domestici” sarebbe di 85 milioni a l’anno, ma per il 2010 ne sono stati stanziati soltanto 54: i pochi detenuti che lavorano si sono visti ridurre gli orari e, di conseguenza, nelle carceri domina la sporcizia e l’incuria.Per quanto riguarda la “rieducazione” la spesa risulta a livelli irrisori: nel “trattamento della personalità ed assistenza psicologica” vengono investiti ben 8 centesimi al giorno! Appena maggiore il costo sostenuto per le “attività scolastiche, culturali, ricreative, sportive”, pari a 11 centesimi al giorno per ogni detenuto.

prospettivalegale.it

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...