Sebbene il primato per gli interventi di sbiancamento dentale spetti ancora agli Stati Uniti, sempre più persone in Italia decidono ogni anno di sottoporsi a questo tipo di trattamento che consente di ottenere denti più bianchi nel giro di poche sedute.
Il desiderio, sempre più diffuso, di apparire in una forma perfetta, si è esteso negli ultimi anni al settore dell’odontoiatria. Ormai non sono soltanto i cosiddetti “vip” a pretendere di avere denti sani, belli e bianchissimi; anche le persone comuni fanno di tutto per ottenere un bel sorriso smagliante.
Lo sbiancamento denti del resto ha origini antichissime. Già dai tempi degli antichi romani esisteva l’usanza di sbiancare i denti con prodotti naturali, anche se non sempre con risultati apprezzabili.
L’utilizzo di prodotti chimici per ottenere uno sbiancamento dentale invece risale alla fine dell’Ottocento, quando si cominciò ad utilizzare l’acido ossalico per rendere i denti più bianchi. Negli anni Trenta si usavano processi con l’acqua ossigenata, mentre a partire dal 1989 si cominciò ad utilizzare il perossido di carbammide.
- Dentifrici sbiancanti, durata trattamento: ogni giorno 5 euro
- Strisce, durata risultati: da 6 a 12 mesi 49 euro
- Sbiancamenti "at home" con mascherina, durata risultati: da 2 a 3 anni 500 euro
- Sbiancamento "in-office", durata risultati da 2 a 3 anni 600 euro
- Sbiancamento "in-office" con attivazione da 2 a 3 anni 700 euro
- Seduta di igiene orale professionale, durata risulatti: da 6 a 12 mesi 70 euro