A volte i numeri non bastano. Decine di pubblicazioni confermano come la pena di morte non possa essere considerata come un valido deterrente alla criminalità: eppure questa idea non riesce ad essere interiorizzata dall’opinione pubblica, ed ancora governatori e presidenti difendono la giustizia definitiva con motivazioni che fanno capo a parole come dissuasione, prevenzione, deterrente. Così riportiamo, dal sito statunitense [link href="http://www.deathpenaltyinfo.org"]www.deathpenaltyinfo.org[/link] , un breve estratto riguardante i costi reali, in dollari, della pena di morte. Se non bastano criteri umanitari e di civiltà, affidiamoci a quelli del denaro, così cari a molti. Molti casi legati a condanne a morte, tra appelli e ricorsi, possono durare fino a 30-40 anni, chiaramente con il condannato recluso all’interno di carceri statali. In media, riferisce il Bureau of Justice Statistics nel 2001, solo l’11% delle persone condannate a morte sono effettivamente giustiziate. Questa è però una media: in Texas un terzo dei condannati viene effettivamente ucciso. Ed ogni detenuto che affronta un processo nel quale rischia la condanna a morte costa circa tre volte rispetto agli altri imputati. Passiamo a qualche cifra precisa. In North Carolina ogni condannato a morte costa mediamente 2,16 milioni di dollari in più rispetto ad un ergastolano. Il Miami Herald ha invece stimato che la spesa pubblica per ogni persona che aspetta la morte in carcere si aggira intorno ai 3,2 milioni di dollari: dal 1976 al 2000 lo Stato della Florida ha speso, tra ricorsi ed appelli, circa 24 milioni di dollari per ogni esecuzione. Il Dallas Morning riporta che lo Stato del Texas spende circa 2,3 milioni di dollari a condannato, circa tre volte il costo di tenere una persona reclusa per 40 anni al massimo livello di sicurezza. In California, dove viene giustiziato circa un detenuto all’anno, i costi del mantenimento della struttura giudiziaria che prevede la pena di morte si aggira intorno ai 90 milioni di dollari. Quindi quasi 100 milioni di euro a condannato…senza contare che l’ex governatore aveva richiesto un finanziamento di 220 milioni di dollari per la costruzione di un braccio della morte “adeguato” per la prigione di S.Quentin. Il Wall Street Journal ha stimato che le spese extra riconducibili alla pena di morte che hanno dovuto affrontare gli stati possono essere valutate circa 1600 milioni di dollari per 15 anni: la stessa cifra che sarebbe spesa per fare fronte ad un disastro naturale in ogni stato che ancora oggi adotta la pena capitale.
squilibrio.it |