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sabato 5 maggio 2012

Quanto costa avere dei denti bianchi?


Abuso di tè e caffè, fumo,processi fisiologici o conseguenze dell'assunzione di farmaci: sono molte le cause che portano il nostro sorriso a non essere perfettamente candido. A volte, anche in assenza di abitudini errate, i nostri denti presentano comunque una tonalità di bianco poco brillante. Che cosa si può fare per correggere un tono che non ci piace o per riportare la dentatura al candore originale? Oggi le possibilità sono diverse, si va dai trattamenti professionali eseguiti dal dentista (il cosiddetto "sbiancamento alla poltrona") ai kit fai da te acquistabili nei supermercati, passando per le "mascherine" preparate dal medico e utilizzabili a casa. Tutte soluzioni che, anche un po' sull'onda della moda made in Usa del sorriso extra-candido, sono studiate per correggere le discromie sulla superficie dentale, agendo su smalto e dentina, gli strati più esterni di un dente. Prima di scegliere il trattamento più adatto, è però essenziale una visita dal dentista: è importante valutare eventuali controindicazioni e scegliere l'opzione più indicata per ciascuno. Inoltre, l'odontoiatra deve anche assicurarsi che non ci siano evidenze di ipersensibilità o problemi dentali non ancora risolti, che, oltre ad avere la precedenza sui trattamenti estetici, possono inficiare il buon funzionamento di una tecnica sbiancante.

Attenti all'alimentazione
Promossi mele e sedano. Da ridurre tè, caffè e, naturalmente, il fumo. Non è un mistero che quello che si mangia e si beve influisce nel colore dei denti. I principali nemici di una dentatura candida sono tè, caffè, cola, liquirizia. La novità verrebbe però dagli alimenti "amici" del bianco dentale, che dalla tradizione popolare (che già inneggiava ai “poteri” di fragole e mele) sono finiti in una ricerca dell'americana Wake Forest Baptist Medical Center. Mele e sedano, per esempio, sono promossi non tanto per i principi attivi che contengono, ma in quanto verdure "croccanti", che contribuiscono con un'azione meccanica a pulire i denti durante la masticazione. Sul podio anche i latticini: l'acido lattico protegge dalla carie mentre il calcio irrobustisce la dentatura. Inutile aggiungere, poi, che la principale causa di annerimento dei denti (oltre che di altre gravissime patologie) resta il fumo.
Tutte le soluzioni, dallo specialista al fai da te

Sbiancamento alla poltrona
È l'operazione di "bleaching" che si effettua dal dentista. Vengono usati gel o paste a base di perossidi (di carbamide o di idrogeno) ad alta concentrazione (intorno al 30% e oltre). Dopo avere isolato i denti dalle gengive (con la classica "diga"), si applica il prodotto, che verrà attivato da una lampada. A questo punto i principi attivi attraversano lo smalto, rimuovendo le colorazioni dello strato sottostante. In genere bastano una o due sedute per ottenere un buon risultato, ovvero un cambiamento fino a 6/10 toni della scala colori. Con il tempo, però, l'effetto si attenua. Costa dai 400 ai 650 euro. 
Quanto dura l'effetto: Circa un paio d'anni. Dopo di che è possibile ripetere l'operazione. 
Controindicazioni: I denti possono diventare ipersensibili, soprattutto alla temperatura, subito dopo il trattamento. Vere e proprie bruciature chimiche e patologie alle gengive sono invece rischi correlati soprattutto a trattamenti eccessivi e troppo ripetuti. Inoltre va detto che il risultato non è garantito al cento per cento: anche per i denti esistono le "macchie impossibili", dovute a precedenti trattamenti odontoiatrici (otturazioni vecchie, vecchie ricoperture ormai irreversibilmente pigmentate, terapie con tetracicline).


piusanipiubelli.it
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