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sabato 26 maggio 2012

Quanto costa coltivare ortaggi?

Sono oltre un milione gli italiani che fuori dal proprio lavoro ufficiale si trasformano come il cantante Sting in coltivatori per hobby in campagna su appezzamenti di terreno che hanno in media 1 ettaro di superficie in cui coltivano ortaggi, frutta ed anche vino o olio. Lo afferma la Coldiretti, sulla base di un’analisi di vita in campagna, nel sottolineare che a spingere questa tendenza favorita dalla crisi è spesso la ricerca di tranquillità a contatto con la natura e il bisogno di concretezza rispetto ai normali ritmi di vita. 
Un’attività - sottolinea la Coldiretti - scelta da molti come misura antistress, per passione, per gratificazione personale, per garantirsi qualità e sicurezza del cibo che si portano in tavola o anche solo per risparmiare. Non è quest’ultimo certo il caso del numero crescente di personalità che trova nella campagna un modo per rilassarsi senza però rinunciare a fare business come nel vino hanno fatto Antonio Banderas Carole Bouquet, Gerard Depardieu, Sting, Brad Pitt, Bono, Mike Hucknell e Francis Ford Coppola.
L’interesse sta contagiando anche il mondo dello sport con il rugbista Andrea Lo Cicero che ha appena annunciato l’intenzione di avviare un allevamento di asini, mentre Paolo Rossi è un affermato produttore di vino come Francesco Moser e nella moda Renzo Rosso è da tempo proprietario della diesel farm a Marostica in Veneto dove produce chardonnay.
Una riscoperta che coinvolge anche i giovani che nella pausa estiva degli studi si recano in impegnano nelle campagna di raccolta di frutta, olive o nella vendemmia. Per molti giovani - sottolinea la Coldiretti - lavorare nei campi significa prendere contatto con il mondo del lavoro e sostenere i propri studi in un momento di difficoltà economica. Si stima che - precisa la Coldiretti - 200.000 giovani hanno trascorso la scorsa estate nei campi dove a far crescere la loro presenza è stata anche la possibilità di utilizzare i voucher (dal 1 giugno, per i ragazzi dai 16 ai 25 anni di età, regolarmente iscritti ad un ciclo di studi) che, purtroppo, la riforma del lavoro in discussione rischia di cancellare.
Chi non ha la possibilità di disporre di una ampio appezzamento di terreno in campagna si accontenta dell’orto o del terrazzo dove  un italiano su quattro si cimenta oltre che nella tradizionale cura dei vasi di fiori, nella coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere all'occorrenza.
Un’opportunità non solo per chi dispone di ampi spazi all’aria aperta ma - precisa la Coldiretti - anche di semplici terrazzi grazie all' ampia offerta di piante adatte alla coltivazione in vaso. Ad essere coltivate non sono solo erbe aromatiche (73%) e i fiori (73%), ma anche ortaggi e frutta (39%). Per gli appassionati di orto in terrazzo  le varietà disponibili al vivaio sono tantissime e tra le novità quest’anno oltre ai peperoncini piccanti dalle mille forme ci sono anche tantissimi legumi come piselli, fagioli, fave e ceci. Si tratta in alcuni casi di varietà ottenute naturalmente attraverso incroci naturali, mentre altre volte si tratta di normali prodotti dell'orto che si adattano a crescere anche in spazi ridotti come i vasi.
Il costo: per realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 250 euro per un orto di 20 metri quadrati “chiavi in mano”. 


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