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sabato 10 marzo 2012

Quanto costa divorziare?


Il desiderio di cambiare vita, porre fine ad un'esperienza logora. Ma anche i tempi lunghi, i costi alti, le incertezze. Sono questi i fattori che incidono sulla scelta o meno di separarsi e divorziare. In Italia, i numeri di chi decide di separare le proprie strade è in costante aumento.

Non si tratta di una scelta immediata: prima di arrivare al divorzio, infatti, c'è la separazione, che dura tre anni. Quella consensuale è un accordo con cui i coniugi stabiliscono le modalità di affidamento dei figli, assegni familiari e divisione dei beni e per avere validità giuridica deve essere ratificata dal giudice. La separazione giudiziale invece è un procedimento contenzioso su istanza di uno dei due coniugi, con un'istruttoria e il pronunciamento di una sentenza di separazione. Il divorzio rappresenta la fine degli effetti civili del matrimonio (sia di rito civile che religioso). Ora sono necessari tre anni di separazione prima che arrivi la sentenza di divorzio.
Nonostante i tempi lunghi per arrivare ad un divorzio, si tratta di un'esperienza sempre più comune. In parallelo va la contrazione dei matrimoni. I numeri dell'Istat parlano chiaro: se nel 2008 se ne sono celebrati 246mila, due anni sono stati poco più di 217mila. Viceversa cresce il numero di chi termina, anche formalmente, la propria esperienza coniugale: nel 2009 ci sono stati 54mila 456 divorzi e 85mila 945 separazioni. Per quanto riguarda la contrazione nel numero dei matrimoni, si tratta di una diminuzione tutto sommato uniforme da Nord a Sud. Gli italiani oltre a sposarsi sempre meno, lo fanno sempre più tardi: ormai l'età media ha raggiunto i 33 anni per gli uomini e i 30 anni per le donne. A quasi dieci anni di distanza, in media, ci si separa o si divorzia: per la separazione sono in media 45 anni per i mariti e 41 per le mogli; in caso di divorzio si sale a 47 e 43 anni.

L'età aumenta anche perché sono necessari tre anni di separazione, prima di arrivare al divorzio. Quanto ai costi, la realtà è molto diversificata. Se per i meno abbienti (con un reddito imponibile inferiore ai 10mila euro) c'è il patrocinio a spese dello Stato, per tutti gli altri i costi sono vari. Per una separazione consensuale così come un divorzio congiunto — cioè formule con un basso grado di contenzioso legale — le spese sono generalmente comprese fra i mille e i 2mila euro. Diverso è il discorso quando si entra nel "giudiziale": in questo caso per gli ex-coniugi si apre la strada del confronto legale, che può arrivare a costare — solo di avvocati — anche 10 o anche 15mila euro. Le stime elaborate dall'associazione dei consumatori Adoc parlano di tariffari che vanno dai 1300 ai 1800 euro per la separazione consensuale, che salgono fra i 2mila e 700 euro e i 3mila e 600 euro per la separazione giudiziale, dopo cui arriverà il divorzio. Per calcolare il costo di quest'ultimo passaggio, Adoc fa una stima che va dai 3mila ai 10mila euro.

Estratto da: http://it.finance.yahoo.com/blog/linkiesta/quanto-costa-divorziare-121537265.html 
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