lunedì 17 settembre 2012
Quanto costa una stufa a pellets?
13:55
benessere, casa, tecnologia
Il riscaldamento della casa è una delle voci più importanti nel budget domestico. Oggi oltre un milione di famiglie italiane usano per scaldare gli ambienti interni della propria casa le stufe a pellet, accompagnate da impianti che usano fonti rinnovabili (impianto termico solare). Scegliere una stufa a pellet da collegare con il proprio impianto di riscaldamento non è un solo fattore estetico, ma bisogna anche valutare attentamente la tecnologia dell’impianto e le potenzialità, che devono essere in grado di soddisfare le nostre richieste. Primo passo fondamentale è quindi quello di verificare la fattibilità, non si può iniziare senza verificare la possibilità di realizzare una canna fumaria, una presa d’aria nella stanza (che potrà poi essere collegata direttamente alla stufa) e una presa elettrica. La stufa a pellet sono dotate, infatti, di un termometro, che misura la temperatura della stanza e che può essere regolato secondo le nostre esigenze. Dal pannello superiore si può impostare la temperatura, l’ora d’accensione e spegnimento, così che l’impianto possa regolare automaticamente la potenza.Bisogna poi capire di che tipo di stufa abbiamo bisogno, soprattutto nel caso in cui si deve collegare a un impianto di riscaldamento preesistente. Le stufe a pellet può, infatti, essere:
Ad aria, che diffonde il calore per irraggiamento e grazie a un sistema di canalizzazione in tutta la casa. Si sceglie solitamente per piccoli appartamenti.
Ad acqua, o idro, che collegata alla caladaia, scalda l’acqua che poi andrà nei radiatori, o nei pannelli radianti dell’impianto di riscaldamento. Sono quindi stufe adatte per chi desidera integrare il sistema di riscaldamento alla stufa. Possono poi essere utilizzate insieme ai pannelli termico solari, grazie a un sistema d’accumulo per il calore, così da ottenere un notevole risparmio energetico ed economico.Informazioni sulla stufa a pellet le troviamo anche sull’etichetta, che è quindi necessario saper leggere. Oltre al simbolo CE, troviamo anche il valore EN 14785:2006 che indica la normativa che certifica le stufe a pellet vendute in Europa. La potenza viene indicata in kW, per le stufe ad aria si può andare da una potenza minima di 6 kW a una massima di 15 kW, tutto dipende dalla grandezza degli ambienti che si vogliono scaldare e dall’isolamento termico della casa. Più potenti devono essere, invece, le stufe ad acqua con valori che variano da 12 a oltre 25 kW. Troviamo poi un valore espresso in percentuale a indicare il rendimento, l’emissione di CO2, i dati dell’azienda produttrice e per le stufe a d’acqua anche la potenza trasmessa all’acqua. La stufa a pellet ha bisogno di poche manutenzione, le principali sono quelle che riguardano la pulitura della caldaia e dell’impianto che deve essere sempre libero da cenere (va tolta dall’interno del braciere e dal cassetto posizionato nella parte inferiore) per poter funzionare in modo ottimale. Sarebbe poi opportuno chiamate una volta l’anno un tecnico per la pulitura della canna fumaria e delle parti interne alla stufa .Anche la scelta dei pellet influisce sul buon funzionamento della stufa. La qualità del combustibile a oggi viene certificata in Italia da ENplus e Pellet Gold. Fondamentale è scegliere in base alla qualità dei materiali , alla fiducia verso il rivenditore e non solo in base al fattore economico.Per quanto riguarda i costi, una stufa a pellet ad aria può costare dai 1500€ ai 3000, più care invece quelle ad acqua che possono andare dai 2000 ai 4000. Dipende ovviamente dalla potenza, dal rivestimento e spesso anche dall’aspetto estetico. A questa cifra va poi sommato il costo dell’installazione, che varia molto dalla tipologia di impianto che si sceglie e dai lavori necessari per l’installazione della canna fumaria. Ricordiamo che si può applicare la detrazione del 36% (o del 55% in base al tipo di impianto installato), affidati al rivenditore, per farvi consgenare tutta la documentazione necessaria.
casa33.com