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domenica 16 settembre 2012

Quanto costa una barca?

Comprarsi una barca a vela: follia pura? Dipende: quando si hanno le idee chiare, certe fantasie possono anche diventare possibili. Proviamo a capire perché. Immaginiamo un cliente con moglie, due figli e un budget medio, che non può permettersi lussi, ma è disposto a spendere una cifra consistente per la sua passione. Obiettivo: una barca per crociere di altura o gite in mare nei weekend. Se non si è pratici di navigazione a vela, è consigliabile imparare con uno scafo in affitto per almeno tre stagioni. Per un fine settimana estivo con una barca da 6 posti si pagano circa 1000 euro. Trascorso il periodo di rodaggio, il salone delle barche è il posto migliore dove capire qual è lo scafo giusto: quello di Genova, in ottobre, è il più importante (per l' usato c' è il «Boma», sempre nel capoluogo ligure, in primavera). Spesso chi compra lo fa attraverso il leasing: si dà un anticipo minimo che di solito è il 10% del valore totale del prodotto, si fissa la durata del contratto, generalmente di 3 o 7 anni e la cifra del riscatto. Quanto alla barca, è preferibile un 12 metri che richiede più esperienza e la patente nautica (un migliaio di euro), ma permette una navigazione senza limiti e lo scarico di parte dell' Iva grazie al leasing. Il costo varia secondo il cantiere di produzione. Per un tedesco Bavaria, tra i più economici, con motore da 35 cavalli, si parte da un minimo di 145 mila euro. Con l' offerta base si può contare comunque su uno scafo composto da due cabine, due bagni, zona leaving e angolo cucina. Ma anche dotazioni di sicurezza e accessori compresi nel prezzo cambiano da cantiere a cantiere e bisogna fare attenzione perché le prime sono obbligatorie per legge. Nel caso dei 12 metri, oltre alle vele (in Dacron, il materiale più resistente, circa 3200 euro) e alle cime (da un minimo di 250-300 euro), sono da prendere in considerazione tra gli strumenti e gli oggetti indispensabili: Gps cartografico a colori (900-3000 euro), zattera di salvataggio (1700-2500 euro), radio vhs (500 euro circa), centralina del vento (1500-3000 euro), ecoscandaglio (370-1370 euro). Una volta che la barca è pronta per l' uso, è necessario trasportarla dal cantiere alla marina. E alla fine il prezzo raddoppia: i 145-150 mila euro iniziali diventano 300 mila circa. A proposito di marine: il parcheggio della barca è un altro aspetto determinante. Generalmente si acquista la concessione del posto per 30, 40, 50 anni, ma la cifra da sborsare varia secondo la zona. A titolo d' informazione: con circa 100 mila euro, a Marina di Grosseto, si può ormeggiare un 12 metri a vela per 30 anni. La storia cambia se si parla di affitto: per un 12 metri si va da un minimo di 700 euro l' anno ai 200 al giorno in alta stagione in Costa Smeralda. Il conto totale, con ogni spesa calcolata al minimo, è salato: oltre 400 mila euro. E non è tutto. Chi ha una barca deve calcolare anche le spese del rimessaggio, cioè dei lavori di manutenzione: per tirare in secca e rimettere in mare uno scafo ci vogliono 1500 euro e per l' occupazione del suolo pubblico durante le varie operazioni 70 euro giornalieri. A queste cifre si deve aggiungere il valore degli interventi (lavaggio del motore, cambio dei filtri, della girante, dell' olio, manutenzione della ferramenta di coperta, sostituzione dell' antivegetativo, per citarne alcuni) che può arrivare a 6000 euro. Riassumendo, alla fine un 12 metri a vela costa: 400 mila euro di base, più 7500 (1500+6000) l' anno per il rimessaggio e 70 al giorno per l' occupazione del suolo pubblico. In fondo, però, i sogni non hanno prezzo. Il parco nautico 847.000 le barche che formano l' attuale parco nautico italiano 71.014 il totale delle imbarcazioni da diporto in Italia nel 2004. Di queste, 57.048 sono a motore, 148 navi e 13.818 scafi a vela, con o senza motore ausiliario 128.042 i posti barca disponibili in Italia. La Liguria è la regione che ne ha di più (22.337). Seguono Sardegna (20.639), Toscana (15.382), Campania (14.310), Sicilia (10.847) e Friuli Venezia Giulia (10.161) 6.000 i posti barca in più realizzati tra il 1999 e il 2001, pari a una crescita del 5,4% registrata soprattutto in Sardegna e nel Veneto

archiviostorico.corriere.it
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